Domenica, 22 Febbraio 2009 15:34

Voce grossa e corpo debole. La Chiesa cattolica all’alba del terzo millennio

Scritto da  Gerardo

Riceviamo la nota del Direttore, dal titolo Papa, vescovi robusti, ma chiesa gracile, a distanza di decenni dalla denuncia di Rosmini, in merito "alla vexata quaestio del nesso fede e politica in Italia".
Potrebbe darsi che la chiave interpretativa sia nel giusto rapporto tra rilevanza trainante e l’impeto con cui la posizione cattolica si impone all’attenzione nazionale: quale la direzione? Quale fattore è causa e quale effetto? Forse la risposta non è scontata.
Comunque sia, l’abbondante messe di dati riportati nel seguito, offre lo spunto per una riflessione ben ponderata.
Buona lettura!

Papa, vescovi robusti, ma chiesa gracile, a distanza di decenni dalla denuncia di Rosmini

Domenica,15 febbraio, Marco Politi su Repubblica scegliendo un tema di attualità affrontava la vexata quaestio del nesso fede e politica in Italia. Più precisamente si chiedeva e coinvolgeva altri a rispondere fra cui il sottoscritto, come può un potentato religioso che condiziona solo fra il tre e il cinque per cento dei voti detenere la golden share del governo del centro destra? Dalla vittoria nel referendum sulla procreazione assistita al caso Eluana, ecco quanto conta la politica della Chiesa cattolica.

Nell'articolato discorso Politi metteva in risalto come la strategia dell'istituzione ecclesiastica costruita negli anni dal card. Ruini si basi su due assi:
a) la pretesa di rappresentare la vera antropologia consona alla tradizione cristiana dell'Italia che sarebbe allo stesso tempo interprete della retta ragione e del diritto naturale;
b) di qui la spinta a presentarsi come il referente autentico per la legislazione sui temi etici.

Indubbiamente l'armata del Vaticano appare vincente. Ma al di là di tutti i sostegni che coagula nel nome dell'ideologia occidentalista, come spiegare il fatto che se la chiesa dei vescovi ha rilevanza formale e culturale a livello religioso, sul terreno più propriamente attinente alla fede, come attestano tutte le indagini si evidenzia la dicotomia fra la sfera etica e quella propriamente religiosa?

La chiesa nonostante tutto non sembra avere alcuna rilevanza trainante e prevalente è l'autonomia dei soggetti che decidono "a modo loro". I dati più aggiornati peraltro mostrano che la pratica religiosa degli italiani mai ha avuto un tasso così basso. Si voglia tener conto dei seguenti dati:


ASSOCIAZIONI
In Italia, la percentuale di associazioni di volontariato che si proclamano cattoliche scende dal 40,4% del 1993 al 36,3% del 1997

ATEI
In Italia gli atei salgono dal 5,2% del 19876 al 18% del 2003

CONTRACCEZIONE
In Italia, le coppie che ricorrono ai metodi contraccettivi naturali (gli unici ammessi dalla Chiesa cattolica) scendono dal 14% del 1980 al 5% del 1998

CONVIVENZE
In Europa la percentuale di coppie conviventi non sposate è del 26%.
In Islanda la percentuale di coppie conviventi non sposate è del 63%
In Italia il numero di coppie conviventi non sposate sale dalle circa 200.000 del 1993 alle circa 680.000 del 2002, con un aumento del 340 per cento
In Italia i bambini nati fuori dal matrimonio sono il 9%
A Milano la percentuale di coppie conviventi non sposate è del 42%. I bambini nati fuori dal matrimonio sono il 22,5%

MATRIMONIO
In Inghilterra e Galles la percentuale dei matrimoni civili è salita dal 30,9% del 1964 al 48,36% del 1986
In Spagna la percentuale dei matrimoni civili è salito dal 4,5% del 1980 al 19,3% del 1990
In Francia la percentuale dei matrimoni religiosi sul totale dei matrimoni civili è scesa dal 76,7% del 1977 al 70,4% del 1987
Negli Stati Uniti il 16% dei cattolici adulti é divorziato o risposato
In Italia la percentuale dei matrimoni civili è salita dal 13,9% del 1985 al 26,8% del 2001
A Milano la percentuale dei matrimoni civili è del 43%

MESSA
In Germania la percentuale dei cattolici che si reca regolarmente a messa la domenica è del 17%
In Spagna la percentuale dei cattolici che si reca regolarmente a messa la domenica è del 18,1%
In Italia la percentuale della popolazione che si reca regolarmente a messa (almeno una volta la settimana) scende dal 36% del 1981 al 32,5% del 1985 al 29,8% del 1987 al 25,8% del 1999

ORA DI RELIGIONE
Gli studenti che decidono di «non avvalersi» dell’insegnamento della religione cattolica salgono dal 5,9% dell’anno scolastico 1993/1994 al 6,8% dell’anno scolastico 2001/2002
A Milano, gli studenti degli istituti professionali che decidono di «non avvalersi» dell’insegnamento della religione cattolica salgono dal 41,5% del 1994/1995 al 61,1% del 1998/1999

OTTO PER MILLE
In Italia le scelte espresse a favore della religione cattolica scendono dal 43,1% del 1990 al 31,4% del 1998.

SACERDOTI
Nel mondo il numero dei sacerdoti cattolici è sceso da 420.971 nel 1978 a 404.626 nel 1998
In Europa il numero dei sacerdoti cattolici è sceso da 250.498 nel 1978 a 213.398 nel 1997
Negli Stati Uniti il numero dei sacerdoti cattolici è sceso del 28% negli ultimi 15 anni
In Italia il numero dei sacerdoti diocesani è sceso da 41.666 nel 1974 a 35.019 nel 2000
In Italia il numero di sacerdoti ordinati è sceso da 918 nel 1966 a 384 nel 1978
In Italia il numero dei seminaristi è sceso da 30.500 nel 1962 a 9.853 nel 1978 a 5.349 nel 2000
Nella diocesi di Padova il numero dei sacerdoti cattolici in servizio è sceso da 131 nel 1972 a 108 nel 2000. Nello stesso periodo i sacerdoti ultrasessantaseienni salgono dal 3% al 28%

SONDAGGI
Il 99% della popolazione europea non crede nella resurrezione dei corpi dopo la morte
Il 77,2% dei giovani italiani tra i 15 e i 24 anni ritiene ammissibile avere rapporti sessuali prematrimoniali
Il 77% degli italiani si dice favorevole all’eutanasia
Il 71,7% degli italiani è favorevole all’uso dei contraccettivi
Il 69% degli italiani non condanna, o condanna poco, i rapporti sessuali prematrimoniali
Il 68,9% dei credenti italiani motiva la sua fede con l’essere vissuto in un ambiente in cui prevale questa fede religiosa
Il 68,7% degli italiani è favorevole a vedere ridotti i tempi necessari per accedere al divorzio
Il 61% degli italiani gradirebbe, in futuro, una religione basate su poche credenze fondamentali, che unisca cristiani, musulmani, buddisti e altri credenti
Il 58,5% degli italiani non pensa che dopo la morte vi sia un’altra vita
Il 58% degli italiani ritiene che la legge 194 sull’interruzione della gravidanza non andrebbe modificata
Il 56% dei cattolici tedeschi riesce a immaginare una chiesa senza papa
Il 55% degli italiani non crede nel diavolo
Il 54.6% degli italiani ha un giudizio negativo, critico o incerto sulla Chiesa cattolica in Italia
Il 53% degli italiani non è d’accordo che il papa indichi al governo delle politiche precise da realizzare
Il 51,9% degli italiani ritiene che una maggiore laicità dello stato potrebbe favorire l'integrazione culturale e religiosa tra italiani e immigrati di religioni diverse dalla cattolica
Il 51,6% degli italiani ritiene che una coppia gay abbia diritto a sposarsi con rito civile, se lo desidera
Il 51% degli italiani è contrario all’introduzione dei «buoni scuola» per frequentare gli istituti privati
Il 50% dei sacerdoti italiani concorda con l’affermazione «il prete non lo vuole fare più nessuno»
Il 46,2% degli italiani non crede o crede sia poco probabile che ogni uomo risorgerà alla fine dei tempi
Il 44% degli italiani non crede nel paradiso
Il 42,6% degli italiani pensa che i riti religiosi siano molto noiosi e ripetitivi
Il 38,9% degli italiani pensa che nella pratica religiosa i musulmani siano più seri e impegnati dei cristiani
Il 33,8% degli italiani non crede o crede sia poco probabile l’esistenza nell’uomo di un’anima immortale
Il 30,9% dei cybernauti italiani si proclama ateo, agnostico o indifferente
Il 28,8% degli italiani pensa che non ci sia bisogno dei preti e/o della chiesa per intendersela con Dio
Il 28,7% degli italiani pensa che lo Stato non tuteli le minoranze religiose

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Mentre sto sviluppando queste constatazioni, dalla vicina chiesa-basilica di S. Spirito, insistentemente giungono i suoni delle campane. Per chi? Purtroppo ad ogni ora dalla giornata, nella loro solennità, degli spazi rinascimentali, nonostante i richiami, restano vuori e silenti. Ci vuol altro per comunicare il brusio degli angeli che lo sgomitare gerarchico. Ancora attuale è la domanda per chi suona la campana?
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